Come è nato il CineMuseum
"Io ho iniziato a lavorare come guardiano in un cinema, poi venditore caramelle, poi operatore cinematografico e infine gestore di una sala cinematografica. Era il 1983 e il cinema cambiava passando da macchine a carbone a macchine con motori elettrici., ma ero cosi affezionato a quelle macchine che non me la sono sentita di far loro finire la vita in una discarica dopo tanti anni di carriera. Le ho quindi portate in cantina con l'idea di dar loro una collocazione adatta appena sarebbe stato possibile" racconta Bernato Natalino, uno delle pietre miliari del CineMUseum.
Nel 2009, quando apre il Cineplex, Natalino prova a creare al suo interno uno spazio per i vecchi film. Non ci riesce e quindi, grazie ad alcuni soci e al sostegno del Dr. Lampis, ha creato un museo del cinema. Partito con 100 mt quadri, lo ha poi ampliato a 200 fino agli attuali 500 mt. Ancora oggi guida i visitatori con passione e dedizione e restaura le macchine come fossero "le sue figlie"


La nostra missione
La nostra missione principale è restaurare le vecchie macchine, preservare il patrimonio cinematografico e stimolare il loro interesse verso il cinema. Ci impegniamo a educare le persone attraverso le mostre e gli eventi del/della nostro/a Museum. Intorno a noi si svolgono sempre iniziative e attività nuove ed entusiasmanti che contribuiscono ad allargare le nostre conoscenze.
Un tuffo nella storia
Sin dall'inizio ci siamo dati la missione di stimolare la crescita e la curiosità del visitatore per la storia del cinema.Il museo contiene innumerevoli attrezzature, dai proiettori a pellicola 35mm e 70 mm ai laser, agli strumenti per il montaggio ma non solo, sono conservati anche veri cimeli popolari, come i biglietti del cinema Concordia, con tanto di prezzo e timbro, e poi le antiche insegne, le lavagne e addirittura una cabina della biglietteria perfettamente ricreata (con tanto di caramelle e popcorn). Non mancano le locandine e la musica delle colonne sonore in sottofondo. Una chicca è la bicicletta con cui si trasportavano negli anni ’60 le bobine da un capo all’altro della città. Inoltre la collezione si e’ arricchita da una splendida macchina da proiezione della fine anni ’20.
